DESCRIZIONE
Avvicinarsi a persone segnate dalla disabilità e alle loro famiglie è sempre un percorso difficile, ma è anche un’occasione privilegiata per entrare in contatto con i propri limiti, le proprie linee di rottura, le proprie parti “altre”.
Molte parole sono state spese, e quando si incrociano storie segnate dal disagio le parole non sono mai univoche. Come negli incontri tra operatori e genitori, che sono spesso carichi di equivoci, incomprensioni, distanze.
Questo libro non propone teorie o tecniche sulla disabilità, non descrive percorsi di cura e non narra neanche storie esemplari di genitorialità. Raccoglie più semplicemente le testimonianze personali di geniroti e operatori, racconta percorsi personali, declina i sentimenti e i vissuti in gioco.
Nella convinzione che non vi siano ricette nè esperti e che nell’incontro fra persone, operatori e genitori, nel confronto e nell’ascolto partecipato vi sia una grande opportunità di condivisione e di crescita.
Prefazioni di Andrea Canevaro e Clara Sereni.
Comprando questo volume sosterrai un progetto dell’associazione Amici della Neuropsichiatria Infantile Bergamo