Il Pellegrinaggio di Gierusalemme di Giovanni Paolo Pesenti Diario di un viaggio di un gentiluomo bergamasco in Terrasanta ed Egitto
Collana: Fonti
€ 25.00
Rampollo di una ricca ed emergente famiglia bergamasca di mercanti di stoffe, Giovanni Paolo Pesenti (1579-1658) era un giovane intraprendente più interessato ai viaggi che al commercio: dopo aver visitato diversi paesi d’Europa, nel 1612 decise di partire per un pellegrinaggio in Terrasanta. A quell’epoca, a cavallo tra il massacro di Famagosta e l’estenuante guerra di Candia, i rapporti con il mondo musulmano si erano ulteriormente complicati rispetto ai tempi in cui da Venezia salpavano regolarmente galee cariche di pellegrini diretti al S. Sepolcro: il bergamasco dovette trovare mezzi alternativi per raggiungere Gerusalemme e ci volle un anno esatto per completare l’impresa. Il Pellegrinaggio di Gierusalemme è il resoconto dettagliato di questo viaggio, che portò il Pesenti dapprima in Siria, poi in Terrasanta (dove, compiute le “cerche”, fu investito Cavaliere del S. Sepolcro) ed infine, dopo oltre 1000 km a dorso di cammello, nel lontano Egitto, visitato quasi da moderno turista.
Per meglio definire il valore storico dell’impresa e del resoconto che la descrive, l’originale testo del Pesenti è preceduto da un’ampia storia dei pellegrinaggi in Terrasanta, dalle origini fino a quei primi anni del ’600.
Titolo: Il Pellegrinaggio di Gierusalemme di Giovanni Paolo Pesenti Diario di un viaggio di un gentiluomo bergamasco in Terrasanta ed Egitto
Autore: Ottavio de Carli
Anno: 2013
ISBN: 978-88-6642-110-8
Pagine: 444
Collana: Fonti
DESCRIZIONE
Rampollo di una ricca ed emergente famiglia bergamasca di mercanti di stoffe, Giovanni Paolo Pesenti (1579-1658) era un giovane intraprendente più interessato ai viaggi che al commercio: dopo aver visitato diversi paesi d’Europa, nel 1612 decise di partire per un pellegrinaggio in Terrasanta. A quell’epoca, a cavallo tra il massacro di Famagosta e l’estenuante guerra di Candia, i rapporti con il mondo musulmano si erano ulteriormente complicati rispetto ai tempi in cui da Venezia salpavano regolarmente galee cariche di pellegrini diretti al S. Sepolcro: il bergamasco dovette trovare mezzi alternativi per raggiungere Gerusalemme e ci volle un anno esatto per completare l’impresa. Il Pellegrinaggio di Gierusalemme è il resoconto dettagliato di questo viaggio, che portò il Pesenti dapprima in Siria, poi in Terrasanta (dove, compiute le “cerche”, fu investito Cavaliere del S. Sepolcro) ed infine, dopo oltre 1000 km a dorso di cammello, nel lontano Egitto, visitato quasi da moderno turista.
Per meglio definire il valore storico dell’impresa e del resoconto che la descrive, l’originale testo del Pesenti è preceduto da un’ampia storia dei pellegrinaggi in Terrasanta, dalle origini fino a quei primi anni del ’600.