Disciplina del potere locale e gestione delle proprietà collettive nel diritto consuetudinario dei Walser

Collana: Giurisprudenza

fuori catalogo

Le vicende storiche e, in particolare, le istituzioni giuridiche del popolo walser, di antiche origine germaniche e spostatosi attraverso un lungo processo di colonizzazione dall’Alto Vallese (Svizzera) verso le aree alpine dell’Italia settentrionale, insediandosi quindi prevalentemente intorno al Monte Rosa, meritano una specifica attenzione nell’ottica degli studi di diritto comparato dedicati alla protezione delle minoranze e dei gruppi, nonché alle questioni connesse del decentramento politico-amministrativo (federalismo, regionalismo e tutela delle autonomie territoriali). Vengono in rilievo, soprattutto, le istituzioni concernenti il governo locale delle comunità etniche dei Walser, l’amministrazione della giustizia secondo il diritto consuetudinario e l’uso collettivo delle risorse naturali, in primo luogo della terra. Ne discende l’esigenza di considerare il diritto tradizionale dei Walser sia nella dimensione diacronica della circolazione/recezione dei modelli giuridici alemannici nel versante italiano delle Alpi, secondo l’approccio che privilegia lo studio delle c.d. isole linguistico-culturali alloglotte, sia nella dimensione del diritto contemporaneo e del pluralismo normativo, nella misura in cui le plurisecolari istituzioni dei Walser dimostrano capacità di adattamento e sopravvivenza anche nella società attuale. La proprietà collettiva o comunitaria delle terre, disciplinata dal diritto consuetudinario dei Walser, presenta altresì interessanti punti di contatto con le problematiche sempre più diffusamente avvertite, principalmente ma non soltanto a livello accademico, che riguardano la gestione (e, prima ancora, la stessa nozione giuspolitica) dei beni o risorse comuni (c.d. Commons).


Titolo: Disciplina del potere locale e gestione delle proprietà collettive nel diritto consuetudinario dei Walser


Autore: Mauro Mazza


Anno: 2012


ISBN: 978-88-6642-077-4


Pagine: 122


Collana: Giurisprudenza


DESCRIZIONE

Le vicende storiche e, in particolare, le istituzioni giuridiche del popolo walser, di antiche origine germaniche e spostatosi attraverso un lungo processo di colonizzazione dall’Alto Vallese (Svizzera) verso le aree alpine dell’Italia settentrionale, insediandosi quindi prevalentemente intorno al Monte Rosa, meritano una specifica attenzione nell’ottica degli studi di diritto comparato dedicati alla protezione delle minoranze e dei gruppi, nonché alle questioni connesse del decentramento politico-amministrativo (federalismo, regionalismo e tutela delle autonomie territoriali). Vengono in rilievo, soprattutto, le istituzioni concernenti il governo locale delle comunità etniche dei Walser, l’amministrazione della giustizia secondo il diritto consuetudinario e l’uso collettivo delle risorse naturali, in primo luogo della terra. Ne discende l’esigenza di considerare il diritto tradizionale dei Walser sia nella dimensione diacronica della circolazione/recezione dei modelli giuridici alemannici nel versante italiano delle Alpi, secondo l’approccio che privilegia lo studio delle c.d. isole linguistico-culturali alloglotte, sia nella dimensione del diritto contemporaneo e del pluralismo normativo, nella misura in cui le plurisecolari istituzioni dei Walser dimostrano capacità di adattamento e sopravvivenza anche nella società attuale. La proprietà collettiva o comunitaria delle terre, disciplinata dal diritto consuetudinario dei Walser, presenta altresì interessanti punti di contatto con le problematiche sempre più diffusamente avvertite, principalmente ma non soltanto a livello accademico, che riguardano la gestione (e, prima ancora, la stessa nozione giuspolitica) dei beni o risorse comuni (c.d. Commons).

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