Al miràcol de la Madòna de Sant’Üstì Il miracolo della Madonna di Sant’Agostino, poemetto in dialetto trevigliese con traduzione NUOVA EDIZIONE AMPLIATA
Collana: Narrativa
Prodotto fuori catalogo
Il poemetto narra la storia del Miracolo della lacrimazione della Vergine avvenuto a Treviglio il 28 febbraio 1522, allorchè il generale francese Odetto di Foix visconte di Lautrec, impegnato contro l’esercito imperiale, aveva deciso di distruggere Treviglio, per l’atteggiamento sostanzialmente ostile del borgo nei suoi confronti e per offese alle sue truppe. Lautrec, che già aveva occupato Treviglio, desistette dalla vendetta a motivo di un avvenimento straordinario come fu quello della lacrimazione della Vergine, raffigurata, con il Bambino in grembo, in un affresco quattrocentesco del monastero delle Agostiniane, nella cui chiesa si erano rifugiati molti trevigliesi.
Il lettore accorto noterà che lo scrittore ha deciso di omaggiare molti abitanti (attuali) di Treviglio inserendoli come protagonisti nel poemetto.
Il libro, scritto in dialetto trevigliese, presenta la traduzione a fronte, oltre a un utile corpus di note per agevolare la lettura.
Titolo: Al miràcol de la Madòna de Sant’Üstì Il miracolo della Madonna di Sant’Agostino, poemetto in dialetto trevigliese con traduzione NUOVA EDIZIONE AMPLIATA
Autore: Erminio Gennaro
Anno: 2016
ISBN: 978-88-6642-222-2
Pagine: 135
Collana: Narrativa
DESCRIZIONE
Il poemetto narra la storia del Miracolo della lacrimazione della Vergine avvenuto a Treviglio il 28 febbraio 1522, allorchè il generale francese Odetto di Foix visconte di Lautrec, impegnato contro l’esercito imperiale, aveva deciso di distruggere Treviglio, per l’atteggiamento sostanzialmente ostile del borgo nei suoi confronti e per offese alle sue truppe. Lautrec, che già aveva occupato Treviglio, desistette dalla vendetta a motivo di un avvenimento straordinario come fu quello della lacrimazione della Vergine, raffigurata, con il Bambino in grembo, in un affresco quattrocentesco del monastero delle Agostiniane, nella cui chiesa si erano rifugiati molti trevigliesi.
Il lettore accorto noterà che lo scrittore ha deciso di omaggiare molti abitanti (attuali) di Treviglio inserendoli come protagonisti nel poemetto.
Il libro, scritto in dialetto trevigliese, presenta la traduzione a fronte, oltre a un utile corpus di note per agevolare la lettura.